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Lo studio di avvocati si occupa anche dei casi d indennizzo da incidente sul lavoro, esaminando gli aspetti teorici della normativa in vigore nella sua globalità. Nella gran parte delle ipotesi, è competente per questa fattispecie in Italia l INAIL, e Rimborso Facile garantisce ai propri clienti la tutela dei propri diritti, nel caso in cui si verifichi una tale casistica.

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Al contrario, quando si tratta di danno differenziale, ovvero di infortuni sul lavoro di cui non è competente l INAIL, Rimborso Facile offre ugualmente, per merito della propria preparazione, l equo rimborso scaturente dal suddetto incidente sul lavoro.

Lo sguardo generale della legge riguardante il rimborso di danni derivanti da incidenti sul lavoro, persiste nell indicare posizioni più innovative nell ardua impresa di ridefinizione di “fattori di compromesso” delle pretese riguardanti i casi di risarcimento (parte lesa, colpevole e potenziale ente assicurativo, organismo previdenziale responsabile della concessione di servizi).

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Si ritiene appropriato evidenziare in tal caso una nuova decisione del Tribunale di Roma – sezione lavoro che, oltre a sintetizzare quelli che sono gli approcci più adottati, consiglia un innovativa “risoluzione” alla stima del c. d. “danno differenziale”, elemento sul quale si sono contrapposte ultimamente differenti visioni.

Riguardo al primo elemento, è necessario considerare come la decisione tenga notevolmente conto delle problematiche che emergono nel settore dell infortunistica sul posto di lavoro: parametri di implicazione del datore di lavoro, possibile contributo di responsabilità del dipendente, definizione del danno, esistenza di casistiche di danni cosiddetti “esistenziali” e obbligatorietà delle prove.

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La notifica di incidente sul posto di lavoro. In quali ipotesi è necessaria la recrimina. La normativa stabilisce che nell ipotesi di incidente sul lavoro con diagnosi più lunga di 3 giorni, ai danni del lavoratore dipendente, un collaboratore, un assistente familiare, un consociato, il proprietario di azienda artigiana ed altre categorie protette dall assicurazione INAIL, il principale deve eseguire la denuncia entro due giorni dall istante in cui entra in possesso dell attestazione. In questo caso, non è compito del datore di lavoro determinare l esistenza di un incidente sul posto di lavoro.

Quest ultimo deve soltanto entrare in possesso del certificato e verificare l esistenza dell incidente così come attestato dal lavoratore e confermato dal dottore sanitario. Nelle ipotesi in cui il certificato sanitario indichi una prognosi che duri più di 3 giorni l obbligo di denuncia è automatico, laddove non vi è bisogno di notifiche va per prognosi di uno, due o tre giorni.

In qualche caso il primo attestato sanitario, ossia quello in cui il medico certifica che è vi è stato un incidente sul lavoro verificandone altresì le circostanze, è succeduto da un secondo, che si riduce esclusivamente a prorogare la durata della prognosi del lavoratore.

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In questi casi bisogna prestare attenzione al totale dei giorni di convalescenza indicati da entrambi i certificati. Presumiamo che l attestato di incidente determini 3 giorni di convalescenza. Dunque, se al 4° giorno il dipendente riprende a lavorare, il datore di lavoro non deve effettuare nessuna denuncia, escluso l obbligo di registrare il caso nel libro incidenti.

Qualora però il dipendente non ritorna al lavoro ma manda all impresa un altro certificato sanitario il quale dispone altri giorni di convalescenza, la prognosi nella sua totalità diviene superiore ai 3 giorni ed il datore di lavoro è obbligato a fare la denuncia nei successivi due giorni trascorsi dalla notifica del secondo certificato medico. Per un caso concreto si esamini in dettaglio l esempio 4 al paragrafo seguente.